Non fermare il frullare infermo
Barcollante a stento
Pieno e gonfio
Rullare dolce
Del pensiero
Dondolante.
Non fermare per chiedere
Se la valle
Sta dietro o avanti;
Centinaia saranno
I passanti,
Dietro un poco
Avanti tantissimo.
E altre e altre
Mille labirinte
Mille stanche strade
Cortecce riesumate
Da pensieri arborescenti
Accatastati
Alle falde
Di tante memorie
E se il frullare ansioso
Ti torchia e straccia
Ti strappa e spegne
Fino al tremito sanguinate
Del braccio,
Della pancia
E dell'occhio:
Guarda e tasta
Una cosa assurda,
Strappala al tessuto
Del normale
Chiazza, dettaglio o punto
Anta, vestito o testa!
Guardala, fissala,
Friggila nel pensare
Scaricala su un letto
Balbettante
Di carne
E poi parlaci,
Domandagli
Di che vermi si nutre,
Parlale e scopri
Da che mondi proviene
E lì
Solo lì
Imparerai forse
L'arte
Di essere suddito dell'universo