Mandria di rinoceronti
Traballanti
Immersi nell'affamato sole
Di savana.
Scricchiolano gli assi
Del cuore africano
Sotto il peso dei corni
Delle carni grigie
E sale il sole assassino
E sale esercito di scimmie.
Rumore polposo di fondale
Scende dalla giungla.
L'avida stagione secca
È loro alleata,
I rinoceronti fuggiti
Al lago chiacchierone,
In trappola
E smarriti,
E le scimmie
Gigantesca mano di carne marrone
Nel sangue che ne viene
Si fanno massacrare
Per scalzare
La mandria
Che scalcia impazzita
Rovina la terra
Urla la terra
Urla in grida sanguinarie
E gli urli trapassano in gemiti
E vivere diviene svanire
E un rinoceronte
Pieno e di rughe e di scorze rimane
Solo
In quel campo grigio sangue
Talmente vecchio
Da avere minuscole erbacce fra
Le pieghe pigre del muso
E zampe flosce addormentate
Lo sorreggono
In cima ad un vuoto disperato
Ma il clima è sciolto
Dai lacci del reale
E mistico siede ora
Cotto dal sole.
Le scimmie
Baccanti straziate
Sono urlacci della pelle
Tremolanti occhiate
Braccia epilettiche
E bocche schiumose
Non vi è capo
La grande massa si plasma
A forza di visioni
E il mistico rino
Così li compone
Banana gigante che pendola un poco
Puzza di bruciato
Bruciata è la punta dal sole
Al rumore di carne sfrigolante
Con le mani della morte al collo
Il rumore si trasforma in parole
Nella bocca del gigantesco animale
"Tutto divoreremo
Non c'è pausa e non c'è freno
La giungla non lo sa
Noi viviamo Nell attesa
Tu sei il primo, tutto qua.
Noi siamo la pop cultura
Tu sei la fine della nostra arsura"
E scoppiettava ancora
Qualche grano di carne in cima,
Per i cervelli fritti almeno un'ora,
L'odore acre di peli sfiniti
Sudori spremuti da umori impazziti
E dalle scimmie uscirono fuori
Scimmie nude
Prive di peli
Cervelli piu grandi
La banana si sfaldava
La savana si appiattiva
Il sole occhio schiacciato
Il rino
Solo e cosparso
Di allucinazioni
La vecchiaia lo ingrossava
La tempesta irreale
Lo mangiava
Gli uomini figure lontane
Poi un verso
E il rino si sveglió:
La compagna ferita
Grida e spari
Quei piccoli tronchi a due zampe
Marroni
dalla testa ai piedi
Parlavano
Urlavano
E spararono
E furono le stelle
E fu blu inchiostro
E finì il rino
in gorgo di versi
gorgo strozzato
Fu il suo finale.